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Antonio Terracciano

Sono un ex insegnante di scuola media (di francese) , e vivo nella cittadina in cui sono nato (a quindici chilometri a nord-est di Napoli) . Da giovane scrissi un centinaio di poesie (quasi tutte adesso da buttare) in versi liberi (e qualcuna anche quasi ermetica) , ma poi, dopo un letargo poetico ... (continua)


Antonio Terracciano
 Le sue poesie

La prima poesia pubblicata:
 
Nel battere di ciglia (05/05/2009)

L'ultima poesia pubblicata:
 
"Cum s’ha da fè sa ‘sti fioi? " (27/08/2021)

Antonio Terracciano vi propone:
 Viver da morto (24/06/2009)
 Favole (01/07/2017)
 Baudelaire (09/07/2010)

La poesia più letta:
 
Sexy (25/10/2009, 18021 letture)

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Considerazione dell'autore
«Avevo scritto nel 2006 questa poesia, e l’avevo ormai quasi dimenticata (sono passati ben nove anni dalla sua pubblicazione!) , ma l’ultimo e sincero commento di approvazione fattomi da una poetessa genovese doc non solo me l’ha fatta ricordare, ma mi ha quasi commosso. Penso che ognuno abbia le sue città preferite, che possono essere anche parecchio distanti dalla propria, perché a volte si possiede un carattere diverso da quello dominante nel luogo di nascita e/o di residenza, e si trova più congeniale una città con un’indole (che poi è quella dei suoi abitanti) simile alla propria. Forse cominciai ad interessarmi a Genova a quindici anni di età, quando rimasi colpito dal suicidio, a Sanremo, di Luigi Tenco, un cantautore che interpretava parecchi sentimenti coincidenti con i miei. Poi conobbi anche gli altri grandi cantautori genovesi (ascoltai pure le spiritose canzoncine in dialetto di Bruno Lauzi), vidi finalmente la città (che visitai in seguito tre o quattro volte), e ciò bastò per farmene innamorare, al punto che, quando si trattò di scegliere, all’Università, una seconda lingua neolatina dopo il francese, optai per il portoghese, anche perché un professore aveva detto che era la lingua straniera con le maggiori somiglianze col dialetto genovese... La poesia, scritta in versi sciolti (endecasillabi) risente anche della conoscenza delle bellissime poesie su Genova di Dino Campana, che avevo letto non molto tempo prima.»
Inserita il 22/05/2019  

Antonio Terracciano

Genova

Impressioni
Io non sapevo degli incantamenti
da Campana provati al suo cospetto,
della città magnifica che s’erge
sulle colline proprio dietro il mare,
quando la vidi per la prima volta,
e mi venne la voglia di guardare;
di guardare mi venne, e d’ammirare
la direzione di sguardi sinceri
degli abitanti che sembravan tanti
diversi io nati in differente sponda.

Le navi che salparon molte volte
per le remote terre d’Argentina
lasciarono un odore di ritorno,
pregno di tango e di brillantina,
evaporato al vento dolce e brusco
lungo quel porto che ne vide tante
(e che osservò può darsi la partenza
per Buenos Aires di quel mio prozio
mentre sbirciava il folle di Marradi
in estasi a ammirare accanto al mare
quella città che ben gli suggeriva
eccelsi voli della fantasia).

Genova netta, Genova superba,
Genova schietta, tu, Genova acerba,
mi par d’appartenere alla tua razza
ogni volta che penso al poco che
conoscere di te mi è stato dato!

Antonio Terracciano 16/02/2010 00:02| 4| 3086

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

Nota dell'autore:
«Nei primi anni del Novecento uno zio di mia madre, da Pesaro, emigrò in Argentina, partendo, presumibilmente, dal porto di Genova.
Erano quelli gli anni in cui Dino Campana frequentava la città ligure, cui dedicò alcune bellissime poesie, nel periodo del suo avventuroso e mai con certezza comprovato viaggio in Sudamerica.
»


 
Commenti sulla poesia Commenti di altri autori:

«grande poesia dedicata ad una città che anch'io, per motivi diversi da quelli dell'autore, amo molto. versi che si leggono con molto piacere, e appassionano.»
Salvatore Ferranti (16/02/2010) Modifica questo commento

«Io sono di Genova e non ho potuto fare a meno, appena letto il nome della mia città, soffermarmi a leggere questa poesia, che forse... anche... perché
...parte in causa, mi è sembrata bellissima. La vecchia Genova che vedeva partire per l'Argentina tanti connazionali, il profumo dei vicoli antichi dove si vendevano merci nostrane ed esotiche. I monti, il mare, il porto e la Lanterna di Genova. Grazie al poeta! Applausi! E fiocco!»
Vivì (16/02/2010) Modifica questo commento

«Desde el puerto de Genova, partieron mis abuelos hacia tierras de America... en este caso Venezuela, país que los acogió... La primera vez que escuche la historia contada por una de mis tías, quede fascina, y me jure que un día regresaría a la tierra de mis abuelos. Hoy me siento orgullosa de mis orígenes y de esa mezcla que nos permitió conocer las diferencias... Bella tu poesía mas por la riqueza de sentimiento que expresas en ella. Piaciutissima»
Club ScrivereArelys Agostini (16/02/2010) Modifica questo commento

«Il poeta con questa lirica rende un encomiabile omaggio a Genova. Essendo nata e cresciuta in questa città non posso esimermi dal complimentarmi per questi versi così ben stilati e pregni di ammirazione per il capoluogo ligure e di empatia verso i Genovesi. Come diceva il noto cantautore Fabrizio De Andrè "Genova è bella, ti accorgi che è bella quando sei lontano".»
Maurica Obbietti (22/05/2019) Modifica questo commento

La bacheca della poesia:

smiley Complimenti! Un plauso poeta! (Maurica Obbietti)


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Legati
Luoghi ameni
Infinita lettura
I quartieri ampi ed ariosi
Prove
Infantili paradisi
Le impronte (negative)
De gustibus
Narciso riveduto e corretto
L’attimo fuggente
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Si attrae per non morire
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Ce qui bat l’oubli
L’illusione
Aria parigina
Emmetì
Le cose lasciate a metà
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Lo squarcio
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Torce
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Scarto
Castel del Monte
I segreti nella tomba
Lotaringia
Un paese, tanti paesi
Deboli certezze
Vomero
Fiumi carsici
Benevento
Fugaci appaganti incontri
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Solamente una vez
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