destionegiorno
Sono un ex insegnante di scuola media (di francese) , e vivo nella cittadina in cui sono nato (a quindici chilometri a nord-est di Napoli) . Da giovane scrissi un centinaio di poesie (quasi tutte adesso da buttare) in versi liberi (e qualcuna anche quasi ermetica) , ma poi, dopo un letargo poetico ... (continua)
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Antonio Terracciano
Le sue 247 poesie in Riflessioni
Assai più dell’oggetto che descrive,
sia esso donna, albero o vettura,
s’innamora il poeta delle vive
immagini che agli altri egli procura.
Non è proprio così che andò quel fatto
che lui racconta, ma delle varianti
introduce l’artista di
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Di un domani che è argentato
sono pieni i nostri sogni,
quando il mondo è immaginato
all’altezza dei bisogni
(dei bisogni personali
che dal buio suggerisce
qualche dio che i nostri arcani
desideri concepisce).
Il domani che è arrivato
è il
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I sogni di notte sorridono,
ma giungono all’alba a fatica
talvolta, più spesso s’infrangono
al primo pulsar della vita.
Sarà perché forse possiedono
una poco usuale, un’ardita
fattura che menti conducono
di notte a una meta gradita.
Quei sogni
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O lingua, sei padrona di bugie,
paradiso d’inganni non svelati,
strane inventare sai filosofie,
e dischiudere porte ai carcerati!
Nei tuoi discorsi insidie son presenti:
sai suscitare studi non compiuti,
dissimular conflitti coi parenti,
e
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Periti di una volta,
quasi degli ingegneri:
dalla tecnica è avvolta
l’essenza dei pensieri
(all’arte amano dare
risvolti commerciali,
e si vanno a fidare
degli esperti mediali).
Liceali per forza,
dalla testa piccina:
il cervello si
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Sottrarsi è un’arte che conosce il gatto:
a lui non costerà tanta fatica
ritirarsi bel bello in qualche anfratto,
quando vede perduta la partita.
Imitarlo non è la stessa cosa:
il figlio della scimmia non è avvezzo
a ritirata tanto dignitosa,
e
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Fu una maniera nuova di cantare,
con la voce ridotta quasi all’osso,
col sentimento all’erta per dettare
all’anima emozioni fuori corso.
Ed il samba si fece contagiare
dalle nordiche musiche più fredde,
per meglio amare e per rarefare
dello
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Il fado scende dritto nelle vene,
e comunica all’uomo la tristezza
che senza scampo dopo la gaiezza
a tutti fa soffrire mille pene.
Soltanto le chitarre e i mandolini
accompagnano il canto di chi sa
descrivere le amare sue realtà
smovendo mente,
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Là dove la parola infine tace,
incomincia la musica a parlare;
quando il ragionamento si dà pace,
l’irrazionale preme per suonare.
E nascono pensieri senza vesti
di parole che andrebbero a pesare
su quella leggerezza che rivesti
soltanto con le
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Almeno so la fine del Guerriero,
ormai disfatto sotto nera terra,
mentre ben poco posso andare fiero
dei perduti contatti con la bella.
La bella aveva un fascino speciale,
e morii nel suo cuore per mia colpa,
per un corteggiamento fatto male,
che
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Balliamo su un campo minato
la danza vitale incoerente
che fino da quando uno è nato
gestisce un Padrone incosciente.
Perdiamo nel giorno presente
il bene da noi procurato
con opera assidua e paziente
in tutto quel tempo passato.
E incontro
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La donna l’homo faber requisisce,
per essere sicura che i castelli
non siano immaginari anche se belli,
ma con la base che a terra aderisce.
L’homo faber che sappia riparare
i condotti guastati, le serrande,
per fronteggiare il mondo circostante,
è
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Succede molto spesso che chi ha letto
un poco troppo nella propria vita
si senta attratto da quel tal progetto
di raccontare un poco la sua vita.
Prende la penna in mano, posa il libro,
e a scrivere comincia una poesia
o un racconto, sperando poi
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Le cose belle che non conquistate
furon, perché fuggì lontano il tempo,
sembran rimaste incontaminate,
sempre legate a quel tal momento.
Non eran forse tanto immacolate
allora, quando amammo la lor foggia,
quelle cose così desiderate,
ma il tempo
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Come binari scorrono le rime,
s’addentrano appaiate in argomenti,
incontrando realtà che sulle prime
non avresti credute sì splendenti.
Permettono pensieri straordinari
che vagano in campagne abbandonate,
che senza quei binari secondari
non
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"Cum s’ha da fè sa ‘sti fioi? " |
Troppo facile |
L’esperienza |
Leggere una poesia |
L’illusione dell’amore |
Altalena |
Un mondo di scorta |
Pochezza della poesia |
La Divinità è in noi |
Per superare l’ossessione di una Cosa |
Cittadini |
I ritratti dei poeti |
La coautrice |
Il desiderio umano |
La storia |
Il suggeritore |
Omogeneità dei fini |
L’evoluzione poetica |
Poeti ambiziosi |
Chi conosce l’ironia |
Sull’originalità poetica |
Nocività dei rimari |
Danza di parole |
Lo scopo di certi sogni |
Un universo personale |
Cure palliative |
La prevalenza dell’ambiguità |
Gli appunti |
Considerazione sul mio primo amore |
Coazione (a ripetere) |
Evasione |
La staffetta |
Scripta manent |
Il pensiero, l’idea |
I grandi ideali, i miti |
I due autori |
Sfide |
Sul prodotto poetico |
L’amore e la lingua |
La poesia terapeutica |
Come nascono a volte le poesie |
Il maestro e l’allievo |
Parliamo del sonetto |
Lotofago |
I grandi pensatori |
Tappeti |
L’idealizzazione |
Il bene e il male |
Sulla maldicenza |
Follie poetiche |
A integrazione di Pirandello |
Nome e cognome |
La forma |
I veri motivi, sovente |
Il sogno |
Che cosa fa il poeta |
L’ardua condivisione dei ricordi |
Boxe |
Sui poeti mancati |
Il saggio |
Considerazione sulla poesia giapponese |
L’ "anima" |
Quando il gioco si fa duro |
Alti e bassi |
Il cervello umano |
Un parallelismo |
Derivata da Montale |
Come la scuola uccide la poesia |
Auspicio |
Al lettore |
Sul rischio dell’imitazione |
Perché le donne vivono più degli uomini |
Salvataggio di una poesia |
Sul "pari" di Pascal |
Poesia e religione |
Ulissipona |
Sull’ironia |
La meno ingombrante delle arti |
Chiavi di lettura |
Il bello |
Leggendo un po’ di psicoanalisi |
Pirandelliana |
"O poeta é um fingidor" |
Vita e (è) morte |
Sui ricordi |
Niente di eccezionale |
Bazlen |
I personali significati delle parole |
Totem |
Come possono nascere i ricordi |
Sonetto della poesia libera e bella |
Il regalo |
L’empatia |
Le rimozioni |
Provvisorie verità |
Tabù |
La pagliuzza e la trave |
Sorti di città e di uomini |
Utile consiglio a un poeta esordiente |
La prima impressione |
I poeti leggono poche poesie |
Il microcosmo del poeta |
Tout se tient |
Compensazioni |
Con le molle |
Inaffidabilità degli ortonimi |
Lo specchio psicoanalitico |
Viva Ungaretti! |
Il vecchio e (è) il nuovo |
Il bambino e l’acqua sporca |
Commercium interruptum |
Compartimenti stagni |
La difficile ammissione della propria ignoranza |
Nerone? |
Il cavallo di battaglia |
Carte scompigliate |
Tangenti |
Fantasmi |
L’indifferenza |
Traduttore, traditore |
Sotto le apparenze |
Anacronismi dei nomi |
Le costrizioni |
La strategia del gatto |
Vespucci |
Déjà dit |
Insufficienza del linguaggio |
Lettera ai bambini abortiti |
Aprir bocca |
Pillole poetiche |
Poesie condivise |
Poesie atletiche |
Sainte- Beuve |
Precarietà dell’anima |
I tre tempi |
Circolo |
La (s) fortuna di Baudelaire |
O que tem o poeta |
Poeta come sarto |
Convenienza del "ni" |
La fiducia |
I possedimenti del bambino |
Regina del Mediterraneo (occidentale) |
La perfezione del bicchiere |
Piazzolla e Pugliese |
Il muro |
Sul (sor) riso |
Poggioreale |
Dove s’annida la poesia |
Tante spine per una rosa |
Bilocazione |
L’apparente paradosso del poeta |
In medio stat virtus |
Sifr |
Au- delà de cette limite |
L’arte |
Tappa di montagna |
Viaggi nel tempo |
Se fossimo sempre poeti |
Nel mare della letteratura |
Il beffardo regalo del Tempo |
Irradiazione |
La bellezza poetica |
La vita |
Beati i poveri di spirito |
Il libero pensiero |
Bambini e innamorati |
Sottraendo |
Chi è causa del suo mal |
Il paradosso delle (belle) poesie d’amore |
Souvenir |
La menzogna |
Legami e legami |
Onnipotente, onnipresente, onnisciente |
Nuove abitudini |
Chi ben comincia |
A bada |
Richieste improprie |
Sopra una poesia scomparsa |
L’ideale |
Un perché della rima |
Scompartimenti |
L’egoismo |
La qualità |
Bruschi epiloghi |
Cosa rimane? |
Musica, poesia, matematica |
L’illusione delle scoperte |
Amate parentesi |
Droga e poesia |
La verità |
Calcio e poesia |
Sofferenze |
L’agnello e (è) il lupo |
Poesia e psicoanalisi |
Fare ed essere |
Farfalle, dita, poesie |
La tua scala |
Antologia poetica |
Il consiglio |
Poeti informatici |
Cupido |
Supremazia della forma |
I versi inquieti |
Noi, poeti |
Erotico e pornografico |
Utilità del poetare |
Un segreto |
Termosifoni |
Considerazione sull’Ermetismo |
Sic transit |
Miniera di ricordi |
Perché i ragazzi studiano poesie? |
L’oasi dei poeti |
Uno molteplice |
Erba verde |
Il troppo stroppia |
Silenzio d’oro |
Quella penna |
Bergotte |
Antichi popoli |
La gatta e il lardo |
Scarpe |
Eros |
Portoghesi |
Mimesi |
Domani argentato |
I bei sogni |
Lingua menzognera |
Destinatari dell’arte |
L’imitazione: limitazione |
Bossa nova |
Fado |
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To know and not to know |
Balliamo su un campo minato |
Homo faber |
Lettori scrittori |
Tempo come pioggia |
Rime come binari |
Il granello |
Ricordi come nuvole |
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Un altro giorno nasce |
L’indole |
Il dio dei poeti |
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